IL GIOCO DEL MAIORCHINO A NOVARA DI SICILIA

Il Maiorchino di Novara di Sicilia

Il Maiorchino è un pregiato formaggio prodotto a Novara di Sicilia. Esso è un borgo situato in provincia di Messina, in una zona montuosa al confine tra la catena dei Peloritani ed i Nebrodi.

Il nome “Novara di Sicilia” deriva da Noa, termine coniato dall’antichissimo popolo dei Sicani, che significa maggese. I Romani lo trasformarono in Novalia, ossia campo di grano, e gli Arabi in Nouah che vuol dire giardino fiorito. Con quest’ultima denominazione essi volevano celebrare la fertilità e la bellezza del territorio.

Il bellissimo borgo medievale di Novara di Sicilia è caratterizzato da vicoli con pavimentazione in ciottolato e da edifici eleganti e sfarzosi. E’ soprannominato “Paese di Pietra” perché famoso per l’arte del taglio e della lavorazione della pietra da parte dei maestri Scalpellini.  La pietra è infatti il suo principale elemento decorativo, come testimoniano le chiese di S.Nicolò (posta proprio in cima ad una scalinata in pietra), S.Antonio, S.Giorgio, il Duomo di Santa Maria Assunta e le cornici dei balconi degli antichi palazzi. Si tratta di costruzioni risalenti al periodo compreso tra il 1500 e il 1700.

INDICE

  1. Il Maiorchino: produzione e caratteristiche
  2. Il Gioco del Maiorchino
  3. La Sagra del Maiorchino

IL MAIORCHINO DI NOVARA DI SICILIA: PRODUZIONE E CARATTERISTICHE

Il Maiorchino di Novara di Sicilia fa parte dell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), istituito dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con la collaborazione delle Regioni.

Tale riconoscimento tutela i prodotti “ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni”. Il forte legame con il territorio di produzione conferisce ai prodotti PAT precise caratteristiche in grado di renderli unici e riconoscibili rispetto ad altri articoli simili.

Il Maiorchino è un formaggio a pasta dura più o meno piccante, in base alla durata della stagionatura, prodotto tra il mese di febbraio e quello di giugno. La forma, generalmente, è alta circa 12 cm, ha un diametro di 35 cm e un peso compreso tra i 10 e i 18 Kg. Il lungo procedimento per la sua produzione consta di varie fasi:

  1. Filtrazione: tutto ha inizio con la filtrazione del latte (65% di pecora e 35% di capra) all’interno di un recipiente di rame chiamato quarara;
  2. Rottura della cagliata: trascorsa un’ora, la cagliata, formatasi dalla coagulazione delle proteine e dei grassi del latte, viene rotta per favorire la fuoriuscita del siero;
  3. Cottura: la cagliata viene riscaldata e in tale fase si attende che essa si depositi sul fondo;
  4. Estrazione e messa in forma: la pasta così ottenuta viene raccolta e lasciata riposare in fascere di legno dette garbue;
  5. Foratura: con un minacino, ossia un ago di ferro, si rompono le bolle d’aria formatesi nella cagliata al fine di favorire l’espulsione del siero dal prodotto;
  6. Pressatura: la pasta viene pressata per essere ricompattata e tale procedimento può richiedere anche diverse ore;
  7. Salatura: viene effettuata a secco per circa 20-30 giorni utilizzando sale marino grosso;
  8. Stagionatura: per i primi due mesi il formaggio viene pulito, strofinato e rivoltato; dal terzo mese in poi inizia il trattamento con l’olio d’oliva. Un buon Maiorchino presenta una stagionatura di 6-8 mesi ma essa può protrarsi fino a 24 mesi. Questo processo avviene in antiche costruzioni di pietra, fresche e umide con scaffali in legno, denominate “interrati”.

Il GIOCO DEL MAIORCHINO A NOVARA DI SICILIA

Il Maiorchino è anche il protagonista di un antichissimo gioco, particolarmente praticato in passato in tutta la provincia di Messina. Oggi, invece, continua a svolgersi annualmente durante il periodo di Carnevale soltanto a Novara di Sicilia.

LE ORIGINI DEL GIOCO

Il “Gioco della Maiorchìna”, come veniva chiamato allora, nacque nel 1600 e con grande probabilità rappresentava una variante del “Gioco della Ruzzola”. Quest’ultimo consisteva nel lanciare un disco di legno facendolo rotolare per le strade. Si narra che l’idea di utilizzare la “maiorchina” al posto della “ruzzola” venne ad un gruppo di produttori di questo formaggio per stabilire quale fosse il migliore. La forma che non si fosse rotta rotolando, sarebbe stata quella di migliore qualità.

DESCRIZIONE DEL GIOCO

Ancora oggi, a Novara di Sicilia, varie squadre composte da due o tre lanciatori si sfidano nel fare ruzzolare le forme di Maiorchino stagionato lungo un percorso di quasi 2 km.

Ciascuna squadra elegge il proprio capitano che, a sua volta, sceglie chi effettuerà il primo lancio. Inoltre, viene fatta una conta per decidere quale squadra aprirà il torneo. Esso ha inizio in via Duomo (“Cantuea da Chiazza”) e termina al piano don Michele, che rappresenta il punto di arrivo (“a Sarva”), passando per le principali vie del centro storico.

Vince la squadra la cui forma raggiunge il traguardo con il minor numero di lanci. Questi vengono effettuati avvolgendo la lazzada, un laccio resistente della lunghezza di almeno 3 metri, attorno al formaggio per far sì che possa rotolare a tutta velocità nella direzione prescelta.

Liberatasi dalla corda, la “maiorchìna” comincia a saltellare, rotolare e sbattere lungo il percorso. In molti casi finisce in vicoli estranei al gioco o in fossi (cattafùcchi) dai quali difficilmente i giocatori riescono a risollevarla. Gli ostacoli e gli imprevisti si trovano principalmente lungo il Vallone Falanga e lungo la via che porta al piano don Michele. Il secondo giocatore della squadra esegue il lancio della forma esattamente dal punto in cui si è fermata.

https://www.youtube.com/watch?v=GrRqRml_9Yw

IL REGOLAMENTO DEL GIOCO

Per scoprire le principali regole del Torneo del lancio del Maiorchino:

CONSULTA L'INFOGRAFICA

LA SAGRA DEL MAIORCHINO A NOVARA DI SICILIA

Nella giornata del Martedì grasso si svolge la Sagra del Maiorchino: in Piazza M. Bertolami hanno luogo degustazioni di prodotti locali preparati sul momento secondo i metodi di lavorazione tradizionali. Al pubblico vengono offerti: ricotta; tuma; pane e maiorchino; un piatto di maccheroni conditi con sugo di maiale e con una spolverata di Maiorchino e un vino tipico locale. La Sagra si conclude con la finale del Torneo del Maiorchino e con la premiazione della squadra vincitrice.

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Fonti:

Immagine articolo: “Novara, Torneo del Maiorchino – 11/02/2018” by Marco Crupi Visual Artist is licensed under CC BY-NC-ND 2.0

https://togoitalia.it/e7/torneo_e_sagra_del_maiorchino

https://www.guidasicilia.it/rubrica/un-formaggio-una-tradizione-un-torneo-il-maiorchino-di-novara/3007470

https://www.comunedinovaradisicilia.me.it/il-torneo-del-maiorchino.html

https://www.dipasqualeformaggi.it/maiorchino.htm

9 Comments

  1. Emanuele

    Ho assaggiato una volta questo formaggio portato da mio padre, molto buono. Ma è davvero incredibile che esista una competizione del genere, il video fa ridere!

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  2. Francesco Nicotra

    Complimenti, bellissimo articolo. Personalmente non conoscevo questa competizione. Mi hai veramente incuriosito!!

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  3. Gabriella

    Non conoscevo questa competizione! La sagra del Maiorchino sembra davvero molto caratteristica! Articolo davvero interessante! Complimenti 😊

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  4. Ricette per Inesperti

    Complimenti davvero un bell’articolo!! Sopratutto la parte della competizione… non avevo idea che esistesse una gara simile.

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  5. Stefano

    Proponiamo il lancio della maiorchina come sport olimpico ahahhhahahah! Davvero una tradizione simpatica e particolare, mi ha fatto piacere leggere questo articolo, sono curioso di sapere se in giro per la sicilia ci sono altre tradizioni cosi perticolari.

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  6. Carlotta

    Altro che allibita! Non ero a conoscenza del fatto che esistesse il gioco del Maiorchino, quindi adesso ho pure la curiosità di assaggiare questo formaggio! Grazie per le informazioni dettagliate che hai fornito 🙂

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  7. Marianna

    Mi ha incuriosito un sacco questa tradizione, è davvero simpatica e particolare! Chissà se il formaggio più buono sia davvero quello più resistente ahah! Grazie per farmi scoprire sempre nuove tradizioni della Sicilia che mi piace!

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  8. Melania Pappalardo

    Ma che bello questo articolo e non ero assolutamente a conoscenza di questo gioco!! è sempre bello conoscere nuove cose, graziee 🙂

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  9. Placido

    Non conoscevo completamente questo formaggio e il video è troppo divertente, prossimo anno alle olimpiadi ahahah

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