LA FESTA DI SANTA ROSALIA A PALERMO

Festa di Santa Rosalia a Palermo: il carro trionfale

La Festa di Santa Rosalia a Palermo si svolge il 14 e il 15 luglio di ogni anno per ricordare il miracolo della Patrona, avvenuto nel 1624. Si tratta della più importante festa religiosa e folkloristica di Palermo, alla quale partecipano decine di migliaia di cittadini e turisti.

INDICE

  1. La storia di Rosalia
  2. Santa Rosalia Patrona di Palermo
  3. Il Santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino
  4. La Festa di Santa Rosalia: le processioni del 14 e del 15 luglio

LA STORIA DI SANTA ROSALIA

Rosalia nacque nel 1130 dalla nobile famiglia dei Sinibaldi. Trascorse la sua gioventù presso la corte normanna di Ruggero II, fino a quando decise di scappare da un matrimonio combinato. Accadde, infatti, che ella fu promessa in sposa al conte Baldovino: egli, durante una battuta di caccia, aveva salvato la vita al Re che decise di ricompensarlo in tal modo. Rosalia, contraria a questo matrimonio, prese subito i voti e si ritirò in una grotta sul Monte Pellegrino. Qui dedicò la sua vita alla preghiera e alla contemplazione fino al giorno della sua morte, avvenuta intorno al 1165.

SANTA ROSALIA PATRONA DI PALERMO

Rosalia non è sempre stata la Patrona di Palermo in quanto non le furono attribuiti eventi miracolosi in vita. Ma, improvvisamente, nel corso del XVII secolo sostituì le allora compatrone: Sant’Oliva, Santa Cristina, Sant’Agata e Santa Ninfa. Esse adornano ancora oggi i cantoni nord, sud, est e ovest dei Quattro Canti di Piazza Villena a Palermo.

Nei primi mesi del 1624 la città fu colpita da un’epidemia di peste che, nonostante le continue preghiere alle quattro patrone, non cessava.

La leggenda narra che nel mese di luglio del 1624 una Vergine apparve in sogno ad un cacciatore esortandolo a cercare le reliquie di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino, proprio nei pressi della grotta dove ella visse. Il 15 luglio il cacciatore, recatosi sul posto, rinvenne le ossa e le consegnò all’Arcivescovo di Palermo ma in molti dubitarono del suo racconto.

L’APPARIZIONE ED IL MIRACOLO

L’anno successivo un saponaro di nome Vincenzo Bonelli che aveva perso sua moglie a causa della peste, si recò sulla cima del Monte Pellegrino per porre fine alla sua vita. Ma in quel momento, gli apparve la luminosa figura di Rosalia che lo invitò a recarsi dall’Arcivescovo per comunicargli che le reliquie precedentemente trovate dal cacciatore erano realmente le sue e che, se portate in processione, avrebbero liberato Palermo dalla peste. Inoltre, come prova delle sue parole, la Santa rivelò all’uomo (che fino a quel momento godeva di ottima salute) che sarebbe presto morto.

Quando, improvvisamente, il saponaro cominciò a star male, l’Arcivescovo si convinse della versione dei fatti da lui raccontata. Di conseguenza, il 9 giugno del 1625, portò le reliquie di Rosalia in una solenne processione lungo le strade della città. In quel momento avvenne il miracolo: i contagi regredirono e la peste svanì nel giro di poco tempo. Pertanto, in segno di riconoscenza, Rosalia venne proclamata l’unica e sola Santa Patrona di Palermo.

IL SANTUARIO DI SANTA ROSALIA SUL MONTE PELLEGRINO

Il 4 settembre di ogni anno, giorno della morte di Rosalia, si fanno dei pellegrinaggi verso la grotta del Monte Pellegrino dove oggi si erge un Santuario. La grotta è raggiungibile mediante una ripida scalinata e si trova quasi in cima al Monte Pellegrino. Essa ricorda una chiesa con un’unica navata e presenta tutte le pareti in pietra.  Il religioso silenzio è interrotto soltanto dal suono delle gocce d’acqua che colano lungo la parete rocciosa e che vengono raccolte all’interno di una fontana.

Sulla sinistra si trovano l’altare di Santa Rosalia e una teca contenente la sua statua. Essa è stata realizzata in marmo da Gregorio Tedeschi nel 1625 e rivestita di un manto d’oro, donato dal re Carlo III Borbone nel 1748.

La Santa porta una corona di rose d’oro; nella mano sinistra impugna un crocifisso in oro degli ordini di Ferdinando di Malta; sotto il polso recante bracciali e gioielli di perle e di corallo, viene trattenuto un lungo bastone d’oro; sono in oro anche il teschio, il libro e il giglio dell’angelo. Rosalia è stata raffigurata distesa, colta di sorpresa da un angelo che le offre un ramo di gigli, simbolo di purezza.

LA FESTA DI SANTA ROSALIA A PALERMO

A partire dal 1625, anno successivo a quello in cui Rosalia è stata proclamata Patrona di Palermo, il 14 e 15 luglio la città la festeggia e ricorda il suo miracolo organizzando una grande manifestazione.

LA FESTA DI SANTA ROSALIA A PALERMO: IL 14 LUGLIO

Nella notte tra il 14 e il 15 luglio si svolge la sfilata del Carro Trionfale della Santa, preceduto dal corteo popolare. Essa parte dalla Cattedrale, procede lungo il Cassaro (la più antica via di Palermo, oggi chiamata Corso Vittorio Emanuele) e attraversa i Quattro Canti e Porta Felice giungendo al Foro Italico.

Questo percorso simboleggia il passaggio dalla morte, causata dalla diffusione della peste, alla vita, grazie al miracolo di Santa Rosalia che ha liberato la città dall’epidemia. Questo cammino dall’oscurità verso la luce è rappresentato dai fuochi d’artificio in riva al mare che concludono la celebrazione rappresentando il trionfo della luce e, dunque, della vita.

IL CARRO

Poiché il tema della festa di Santa Rosalia varia di anno in anno, anche il carro e la statua di Santa Rosalia, collocata a poppa sulla sua sommità, subiscono alcune modifiche. Il carro ha la forma di un vascello per rappresentare le navi dei turchi che portarono la peste ed è abbellito con rose e gigli. La scelta dei fiori non è casuale: è proprio dall’unione dei nomi dei due fiori Rosa e Lilium che deriva Rosalia.

LA FESTA DI SANTA ROSALIA A PALERMO: IL 15 LUGLIO

Durante la giornata del 15 luglio si celebrano le messe solenni nella Cattedrale di Palermo e nel tardo pomeriggio si svolge la processione delle Sacre Reliquie di Santa Rosalia. Esse sono contenute all’interno di un’urna d’argento, risalente al 1625, e conservate nella cappella di Santa Rosalia sita nella Cattedrale. E’ proprio da qui che parte il corteo aperto dalle Confraternite di Palermo, dagli ordini religiosi e dal Clero.

Il percorso della vara per l’antico Cassaro è accompagnato dal grido della folla “Viva Palermo, viva Santa Rosalia”. Dopo una sosta a Piazza Marina per ascoltare il messaggio del vescovo, la processione prosegue per le antiche vie del centro storico fino al rientro in Cattedrale verso mezzanotte. I festeggiamenti si concludono con la benedizione e i fuochi d’artificio.

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Fonti:

https://www.vaticano.com/festa-di-santa-rosalia-palermo-origini-e-programma/

https://www.travel365.it/festino-santa-rosalia-palermo.htm

https://www.siciliainfesta.com/feste/festa_di_santa_rosalia_palermo.htm

https://www.palermoviva.it/il-santuario-di-santa-rosalia/

3 Comments

  1. Marianna

    Complimenti per questo bellissimo articolo! Pur essendo siciliana non conoscevo la storia di Santa Rosalia e il miracolo che fece alla città di Palermo salvandola dalla peste. Mi piacerebbe partecipare alla festa un giorno:)

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  2. Stefano

    E’ sempre bello scoprire qualcosa di nuovo ed interessante sulle tradizioni della nostra terra, ed anche oggi sei riuscita nell’intendo, bravissima complimenti!

    Rispondi
  3. Emanuele

    Articolo veramente bello e ricco di informazioni utili! Il tuo blog è davvero bello ed è un piacere leggere ogni volta articoli nuovi su tradizioni di ogni città della Sicilia. Complimenti!

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