L’INFIORATA DI NOTO

L'infiorata di Noto

L’infiorata di Noto, giunta alla 41° edizione, rientra tra le manifestazioni siciliane più attese e spettacolari, in grado di attirare moltissimi turisti italiani e stranieri.

INDICE

  1. Curiosità sull’Infiorata
  2. Origini dell’Infiorata
  3. Svolgimento dell’Infiorata
  4. L’Infiorata di Noto 2020

CURIOSITA’ SULL’INFIORATA DI NOTO

Noto, in provincia di Siracusa è stata definita la capitale del barocco e il suo centro storico, all’interno del quale si erge l’imponente Cattedrale di San Nicolò, è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco.

Nel 1980 questa meravigliosa cornice di monasteri, chiese, palazzi, fontane e piazze, massima espressione dell’architettura barocca, è stata scelta dai Maestri di Genzano per la realizzazione della prima Infiorata in Sicilia. Da allora, ogni anno durante la terza settimana di maggio, Noto si riempie di veri e propri mosaici di fiori.

ORIGINI DELL’INFIORATA DI NOTO

L’Infiorata di Noto è nata ispirandosi all’antica Infiorata di Genzano di Roma, svoltasi per la prima volta nel 1782. Essa ha luogo ogni anno, in occasione della festa del Corpus Domini (generalmente, la nona domenica dopo Pasqua). Tuttavia, a differenza dell’Infiorata di Genzano di Roma che da sempre presenta carattere religioso, l’Infiorata di Noto è una manifestazione volta a celebrare il saluto alla primavera.

SVOLGIMENTO DELL’INFIORATA DI NOTO

Il tema dell’Infiorata cambia annualmente: ad esempio, il tema scelto per l’infiorata di Noto 2019 è stato “Vieni ca ci cuntu – Storie di Siciliani in America”; quello dell’infiorata del 2018 è stato “Cina in fiore: le vie della seta” e così via.

Dunque, ogni anno Via C. Nicolaci, oltre a qualche altro punto del centro storico, si trasforma in un lungo e colorato tappeto fiorito. La sua pavimentazione è costituita da lastroni in pietra lavica sui quali vengono realizzati, con petali e vari materiali vegetali, i bozzetti dei 16 artisti scelti mediante apposito concorso (indetto nei mesi precedenti l’evento) da una Commissione nominata dall’Amministrazione Comunale.

All’inizio della settimana, gli artisti provvedono a “trasferire” il proprio bozzetto sullo spazio di pavimentazione concesso (della dimensione di 6 x 4 m), utilizzando dei gessetti per riprodurre il tracciato del disegno che rimarrà impresso oltre il periodo di durata della manifestazione, per lungo tempo.

INAUGURAZIONE DELL’INFIORATA

Solitamente, nella giornata di venerdì avviene l’inaugurazione ufficiale dell’Infiorata di Noto. A partire da quel momento, le sagome inizialmente disegnate cominciano a colorarsi sotto gli occhi dei turisti e dei passanti incuriositi, ad opera dei maestri infioratori.

La tradizione vuole che il primo riquadro, ossia quello da cui parte il lungo tappeto di fiori in via C. Nicolaci, sia destinato alla rappresentazione floreale dello stemma della città ad opera dell’Istituto d’Arte di Noto.

Gli artisti si dedicano ininterrottamente alla realizzazione del proprio mosaico floreale fino a quando non viene ultimato. Dunque, in molti casi, lavorano fino a tarda notte o fino al mattino seguente.

COMPOSIZIONE DEI MOSAICI FLOREALI

Aspetto peculiare della composizione di tutti i riquadri floreali è che i 400.000 fiori necessari provengono esclusivamente dal territorio del Val di Noto.

Tale termine risale al periodo della dominazione araba, quando Noto aveva funzione di “capovallo” cioè di centro amministrativo di riferimento. Il sito, massima espressione del Barocco, comprende: i centri storici di Noto, Caltagirone e Ragusa; aree urbane di Catania e Scicli e alcuni monumenti situati a Militello Val di Catania, Modica e Palazzolo Acreide. Per approfondimenti potete visitare il sito dell’UNESCO .

Tra i fiori più utilizzati vi sono: crisantemi, gerbere, garofani, margherite, rose e fiori di campo, anch’essi tipici del mese di maggio. Inoltre, i maestri infioratori ricorrono spesso all’utilizzo di: finocchietto, lentisco, rametti, foglie e steli, crusca, riso, torba, legumi, carrube, tufo nero di caffè ecc.

CORTEO BAROCCO

Il sabato e la domenica, i netini e i turisti provenienti da varie parti del mondo, possono finalmente ammirare il lavoro degli artisti, passeggiando ai lati del lungo tappeto di fiori ormai ultimato.

L infiorata di Noto: turisti lungo via Nicolaci, trasformata in un tappeto di fiori

Inoltre, durante la domenica, è possibile assistere al Corteo Barocco che inizia a sfilare da Piazza Mazzini per poi attraversare il centro storico. Si tratta di una sfilata di circa 200 persone che indossano gli abiti tipici dei nobili (che portano con loro gli stemmi araldici delle più importanti famiglie del ‘700), delle dame, dei cavalieri, dei monsignori, dei popolani ecc.

Quest’anno la 41° edizione dell’Infiorata di Noto dovrebbe aver luogo dal 15 al 17 maggio. Per ben 40 anni tale evento si è sempre svolto anche in presenza di condizioni climatiche avverse. Tuttavia, data l’attuale situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19, non è ancora possibile sapere con certezza quale sarà il destino di quest’edizione.

L’INFIORATA DI NOTO 2020

L’Infiorata di Noto si è sempre svolta, per 40 anni consecutivi, anche in presenza di condizioni climatiche avverse. Quest’anno, l’avversità è rappresentata dalla situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 ma nonostante ciò la città ha deciso di reagire.  

Mediante un comunicato pubblicato in data 15 maggio 2020 sul sito ufficiale del Comune di Noto, quest’ultimo ha annunciato che la celebrazione dell’Infiorata di Via Nicolaci avrebbe comunque avuto luogo. L’idea è stata quella di creare un’edizione speciale, certamente indimenticabile, simbolo del desiderio della città di ripartire quanto prima.

Il tema, “La Bellezza è più forte della paura”, nasce da alcune parole di Beppe Fiorello, (attore, produttore cinematografico e sceneggiatore catanese): “La Bellezza è più forte della paura e questo Noto l’ha sempre dimostrato”, in riferimento al passato, quando la città è stata in grado di risorgere e di ripartire dopo essere stata rasa al suolo dal violento terremoto del 1693.

Sabato 16 maggio quattro associazioni di maestri infioratori, prese le opportune precauzioni, hanno lavorato alla realizzazione del bozzetto (di misura pari a quasi il doppio di quella standard di 6×4 metri) raffigurante l’albero della vita, successivamente decorato e “colorato” con tantissimi fiori e materiali di origine vegetale. Al centro del mosaico floreale spicca l’immagine di un abbraccio, un gesto abbastanza comune e quasi scontato fino a qualche mese fa, quando l’obbligo e la necessità del distanziamento sociale non facevano ancora parte della nostra vita.

IL “CUNTO

Per rendere partecipe il pubblico da casa, a partire dalle ore 20 del 16 maggio, è stato possibile seguire la 41° edizione dell’Infiorata in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Noto e su alcuni canali del digitale terrestre. Il silenzio che ha caratterizzato il centro storico della città negli ultimi mesi è stato finalmente rotto dalla voce del cantautore Mario Incudine, accompagnato dal maestro Antonio Vasta.

Dal sagrato della Cattedrale di Noto egli ha messo in scena un “Cunto” sul parallelismo tra il terremoto del 1693 che ha distrutto Noto, successivamente ricostruita e diventata la perla del Barocco, e oggi, giorno in cui la città si mostra nuovamente in tutta la sua bellezza agli occhi degli spettatori dopo il lungo periodo di quarantena. Il grido “Uscite fuori!”, rivolto a tutti coloro che si trovavano all’interno delle loro abitazioni quando la terrà iniziò tremare verso la fine del XVII secolo, oggi si contrappone al grido “Restate nelle vostre case!”.

Il Cunto è dunque volto a celebrare la capacità e l’importanza di rifiorire dopo i periodi bui, partendo proprio dall’esempio di Noto, considerata il simbolo della resilienza.

Chi si fosse perso l’evento, potrà rivederlo qui.

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Fonti:

www.comune.noto.sr.it/il-turista/ ; www.viaggionelmondo.net/12485-infiorata-di-noto/ ; www.notoinforma.it/?p=1705 ; www.lazioturismo.it/asp/scheda_curiosita.asp?id=13 ; www.siracusaweb.com/main/noto/tradizioni/il-corteo-barocco.html

6 Comments

  1. Stefano

    Ciao, nel corso degli anni sono stato più volte presente a questo evento. E’ veramente una tradizione particolarmente affascinante dal punto di vista visivo, una bellezza assoluta, consiglio di viverla dal vivo. Hai descritto molto bene il tutto e mi hai dato qualche spunto che non conoscevo, ben fatto ottimo articolo!

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    1. Siciliadascoprire – Un tuffo nel folklore dell’isola

      Ciao Stefano, sono contenta di sapere che grazie al mio articolo hai avuto modo di scoprire qualche “retroscena” di questo meraviglioso evento!

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  2. Carlotta

    Appena ho letto l’anteprima, ho subito avuto la curiosità di leggere il resto. Molto spesso siamo a conoscenza di certi eventi celebrati nella nostra Sicilia, ma non ne sappiamo la storia e i perchè. Questo è il motivo per cui questo articolo mi è piaciuto particolarmente… d’altronde, chi non conosce l’Infiorata di Noto? 🙂

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  3. Francesco La Mastra

    A maggio a NOTO , passeggiare di notte tra le vie del centro e vedere queste meravigliose composizioni floreali, è davvero bellissimo.Per tre giorni Noto diventa un museo aperto al pubblico. Turisti, cittadini e viandanti , chiese aperte teatri ristoranti e bar tra le viuzze. Insomma una barocca, bellissima città siciliana addobbata a festa. Complimenti per l’articolo perchè descrive perfettamente la manifestazione!!!

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    1. Agnese

      Sono sempre stata curiosa ed attratta da questo evento ma purtroppo sempre impossibilitata. È affascinante pensare come dei fiori possano essere vera e propria arte. Inoltre, la città è già simbolo vivo dell’arte barocca. Mi piacerebbe molto partecipare al prossimo evento!

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  4. Mariaelisa

    Sempre qualcosa di stupendo!!

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